
Scopo dell'autoesclusione AAMS
L’AAMS (oggi ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) è l’ente incaricato di regolamentare il gioco d’azzardo in Italia. Il suo compito principale è tutelare i giocatori e controllare l’attività degli operatori autorizzati. Tra gli strumenti messi a disposizione per proteggere gli utenti c’è la funzione di autoesclusione, che permette a chi gioca di sospendersi volontariamente – in modo temporaneo o permanente – da tutte le piattaforme legali italiane.
L’autoesclusione può essere una scelta saggia per chi sente di stare perdendo il controllo delle proprie scommesse. Può capitare a te o a una persona vicina di sviluppare una forma di dipendenza dal gioco, conosciuta come ludopatia È un problema serio, che può compromettere non solo la stabilità economica, ma anche la salute mentale e i rapporti familiari. Ecco perché il sistema agisce centralmente: una volta attivata l’autoesclusione, l’accesso a tutti i siti con licenza AAMS/ADM viene automaticamente bloccato.
Tuttavia, può succedere anche di finire nel registro per errore. Alcuni operatori, infatti, possono inserire un giocatore nella lista in modo automatico se rilevano attività insolite o sospette. A questo punto è legittimo chiedersi: autoesclusione permanente, come togliere? Attualmente esistono due tipologie:
- Temporanea (da 30 a 90 giorni)
- Permanente
Nel caso della seconda opzione, è necessario inviare una richiesta formale di revoca per poter tornare a giocare. Al contrario, la prima tipologia si disattiva automaticamente al termine del periodo selezionato, consentendo nuovamente l’accesso ai siti di gioco.
È importante chiarire che l’autoesclusione si applica solo alle piattaforme autorizzate da AAMS/ADM. I casino offshore, che operano senza questa licenza, non sono soggetti al sistema di autoesclusione: per questo motivo vengono spesso considerati un’alternativa da chi vuole aggirare le restrizioni. Tuttavia, questa libertà comporta anche dei rischi. Se non hai piena consapevolezza del tuo stato mentale, potresti esporti a comportamenti problematici. In questi casi, la responsabilità ricade completamente sul giocatore.